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Monselice deve il suo nome alle cave di
selce che, per secoli, sono state la sua
fortuna. Adagiata ai piedi di un colle calcareo,
il Colle della Rocca, che è divenuto il simbolo
del borgo, Monselice racchiude numerosi tesori
di epoca medievale e rinascimentale.
Primo fra tutti, il Mastio, eretto sulla
cima del colle da Federico II Imperatore di
Svevia: protetto da una serie di fortificazioni,
di cui ancora oggi rimane traccia visibile, era
un castello inespugnabile. Oggi ospita al suo
interno una mostra permanente di reperti tardo
medievali scoperti proprio durante le opere di
recupero.
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Il Mastio inoltre, grazie
alla sua terrazza panoramica, offre ai visitatori una
vista che, se le condizioni del tempo lo permettono,
spazia dai Colli circostanti, alla pianura, fino a
Venezia. Ai piedi del Colle della Rocca, si sviluppa il
Castello Cini (o Ca’ Marcello), insieme di
costruzioni erette in epoche distinte per rispondere ad
esigenze prima difensive, ed in seguito abitative. Di
notevole interesse la ricca Armeria, comprendente una
fornita collezione di pregevoli armature.
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Dal lato Sud della
Rocca sale un affascinante sentiero denominato
Sentiero Giubilare delle Sette Chiese,
che, costeggiando sei cappelle ed una chiesetta
ombreggiate da cipressi, porta alla seicentesca
Villa Duodo. Costruita dalla famiglia
veneziana dei Duodo, la Villa è affiancata dall’Esedra,
monumentale scalinata dedicata a S. Francesco
Saverio.
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Di epoca tardo
rinascimentale è Villa Nani Mocenigo,
anch’essa costruita per volere di una famiglia
veneziana e caratterizzata da una scenografica
scalinata. Sul muro di cinta, inoltre, sono
collocate delle curiose statue di pietra
raffiguranti dei nani con chiara allusione al
nome della famiglia veneziana, Nani Mocenigo,
che volle la costruzione della Villa.
Più avanti si incontra il Duomo Vecchio
dedicato a Santa Giustina, di impianto
romano-gotico.
Infine lasciando Monselice in direzione Padova,
si incontra in località Rivella, Villa Emo
Capodilista costruita nel tardo Cinquecento
in stile Palladiano e caratterizzata da un ampio
giardino all’italiana.
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